Stufe, termostufe e caldaie a pellet: conoscete già le differenze?

Differenze tra stufe, termostufe e caldaie a pellet: analizziamo i generatori di calore alimentati da pellet.
Conoscete già la differenza tra stufe, termostufe e caldaie a pellet? Se la risposta è no, non vi resta che
leggere questo articolo per analizzare questi generatori di calore uno alla volta.
Stufe a pellet
La stufa a pellet ha un funzionamento semplice e meccanico che consente di equilibrare la velocità di
somministrazione del combustibile, sia con l’apporto di aria, sia con l’espulsione dei fumi, sia con
l’accensione della fiamma. Le stufe a pellet possono integrare o sostituire completamente l’impianto di
riscaldamento tradizionale. Funzionano in due modalità: per irraggiamento, trasmettendo il calore del
combustibile nella stanza in cui sono collocate e per convezione, immettendo aria calda attraverso delle
griglie poste generalmente sulla parte superiore della stufa. In determinati modelli di stufe è possibile
installare un sistema di canalizzazione dell’aria calda, in modo da riscaldare più stanze
contemporaneamente attraverso un tubo di collegamento che convoglia l’aria calda nelle stanze adiacenti.

Defferenza tra stufa e termostufa a pellet

Al contrario delle termostufe, le stufe a pellet non sono collegate all’ impianto termoidraulico. Le
termostufe funzionano come una caldaia ma in più integrano le capacità della stufa a pellet.

Caldaie a pellet

La caldaia a pellet è collegata all’impianto termoidraulico domestico e va a sostituire le classiche caldaie
a metano. Il meccanismo di funzionamento è lo stesso, la differenza sta nel tipo di combustibile che nel
nostro caso è il pellet. Cos’è il pellet? Il pellet si ricava dalla segatura, in seguito alla lavorazione del
legno. La segatura viene essiccata, pressata e legata insieme dalla lignina, una sostanza naturale, così da
ottenere piccoli cilindri compatti. Il pellet, dunque, insieme alla legna rappresenta il combustibile
ecologico per eccellenza.
Proprio come le stufe a pellet, anche le caldaie a pellet dispongono di un serbatoio, detto silo o
magazzino, da cui si alimentano automaticamente prelevando il combustibile. La dimensione del silo,
ovviamente, varia da caldaia a caldaia: per quelle di dimensioni più ridotte il silo ha una capacità di poche
centinaia di litri, quindi, ogni due o tre giorni sarà necessario “fare il pieno” manualmente, invece, per
quelle più grandi un intero magazzino dedicato allo stoccaggio del pellet conferisce un’autonomia di
diverse settimane.
Molte caldaie a pellet riescono a bruciare sia pellet che cippato, una biomassa ad uso energetico derivata
dal legno ridotto in scaglie molto piccole, altre invece sono ambivalenti, cioè possono essere alimentate
sia da legna, sia da pellet.
Le caldaie a pellet funzionano come le caldaie convenzionali: riscaldano l’acqua che irradiandosi nei
termosifoni trasporta il calore in tutta la casa e installando un piccolo serbatoio, queste caldaie possono
provvedere alla produzione di acqua calda sanitaria.

Termostufe a pellet

La termostufa a pellet, spesso descritta come soluzione ideale per scaldare l’ambiente domestico, è
collegata al sistema termoidraulico e può provvedere a riscaldare i locali mediante i radiatori
(termosifoni) e a produrre acqua calda sanitaria. Inoltre, la termostufa integra tutte le funzioni della stufa
a pellet, cioè riesce a distribuire il calore nell’ambiente in cui è installata per convezione e per
irraggiamento.
Nonostante le termostufe a pellet esteticamente si presentino identiche alle normali stufe, tecnicamente
assomigliano di più ad una caldaia. Ma vediamo insieme le differenze tecniche. Le termostufe sono
munite di uno scambiatore di calore in grado di riscaldare grandi quantità di acqua, quindi, chi ha
intenzione di acquistare una termostufa a pellet dovrà anche prendere in considerazione un serbatoio
d’accumulo dell’acqua calda che garantirà l’acqua calda anche se la stufa è spenta da molte ore.

Differenza tra caldaia a pellet e termostufa

Prima vi abbiamo detto che la termostufa a pellet funge da caldaia ma che non è una caldaia! Infatti, a
differenza delle caldaie a pellet che, per legge, devono essere installate in un locale dedicato, la
termostufa a pellet può essere installata in ambiente domestico. Un’altra opzione da prendere seriamente
in considerazione è la caldaia ibrida, ossia una caldaia innovativa alimentata da metano o gpl che
provvede al raffreddamento e al riscaldamento dell’ambiente domestico e alla produzione di acqua calda
sanitaria.

Stufe termostufe e caldaie a pellet conoscete già le differenze inserti a pellet
Inserto a Pellet ad Ravelli

Con le stufe a pellet il risparmio è certo

Nonostante il suo prezzo sia in aumento, attualmente il pellet è uno dei combustibili che consentono di
farti risparmiare sulla bolletta a fine mese: pensate, addirittura mille euro l’anno! Solo la legna è più
economica del pellet ma comporta difficoltà di approvvigionamento, stoccaggio e gestione del calore.
In commercio si trovano stufe a pellet con serbatoio capiente e caricamento automatico, così da gestire al
meglio il focolare e garantire un risparmio energetico notevole. Il pellet, rispetto alla legna, presenta un
altro vantaggio: la ridotta formazione di residui. Infatti, il materiale combusto da smaltire ammonta solo
all’1% del pellet da ardere.

Che cosa e’ il pellet?

I pellet sono dei cilindretti legnosi, con un diametro di 6-10 mm e lunghezze che oscillano tra i 5 e i 30
mm, che si ottengono compattando la segatura di legno e altri scarti simili. Nel processo produttivo dei
pellet non viene utilizzato alcun collante chimico, la segatura e gli altri scarti legnosi si compattano ad
alte pressioni grazie alla lignina, un legante naturale già contenuto nelle pareti delle cellule vegetali che
permette di ottenere un prodotto compatto senza aggiungere additivi e sostanze chimiche estranee al
legno.

Quale pellet scegliere?

Il pellet ormai si trova praticamente dappertutto, a partire dai piccoli supermercati, ai consorzi agrari fino
ad arrivare alla vendita online. Ma come faccio a sapere quale pellet acquistare? Sono davvero tutti
uguali? Prima di fare una scelta affrettata leggi questo articolo e vedrai che tutto ti sembrerà più chiaro.
Innanzitutto, va precisato che il prezzo del pellet varia in base a diversi fattori. Il pellet migliore è
indubbiamente quello di faggio puro, seguito dall’abete rosso e infine da quello di latifoglie e misto. Se
dovete scegliere del pellet da ardere prestate attenzione alla classificazione europea, e siate certi di
comprare un pellet certificato. Esistono 3 livelli di qualità, la migliore è la classe A1, seguita dalla A2 e
dalla B. Un parametro molto più intuitivo è legato alla presenza di polvere di legno: se nel sacchetto
trovate molta polvere, significa che il pellet è di cattiva qualità, quindi non acquistatelo!
Per risparmiare con le stufe a pellet conviene fare scorta del combustibile nei periodi estivi, quando il
costo del pellet è più basso. Chi ha uno spazio adeguato per poterlo stoccare può risparmiare qualche
centinaio di euro sul riscaldamento dell’inverno a venire. Oppure un’altra soluzione è organizzare gruppi
d’acquisto: comprando grandi quantità di pellet è possibile scegliere faggio puro e classe A1 a prezzi
molto competitivi e con garanzie di qualità.
Il pellet più economico, di solito, deriva dagli scarti dell’industria del mobile e contiene un’elevata
quantità di truciolato. Un’informazione che potrebbe interessarvi: il pellet italiano, solitamente, presenta
una percentuale di residuo di cenere superiore all’1%, in quanto prodotto da legni provenienti da boschi di
latifoglie, mentre i pellet prodotti dal legno di boschi di aghifoglie presentano un residuo di cenere
inferiore all1%.
Per concludere ricorda che se il pellet non è di buona qualità la combustione risulterà più difficoltosa, la
resa sarà sicuramente inferiore, e noterai una più abbondante quantità di residui e una maggiore
produzione di sporco e incrostazioni.
Per risparmiare con le stufe a pellet, quindi, bisognerà puntare non solo sulla qualità del combustibile ma
anche sull’isolamento termico dell’edificio; in questo modo potrai risparmiare davvero.