In un’era dove la stufa a pellet fa sempre piu’ parte delle nostre vite è bene conoscere le differenze tra le varie tipologie di pellet.
Ogni casa in cui vado, ogni persona che mi trovo di fronte mi pone sempre la medesima domanda..”quale tipo di pellet mi consiglia??”..e continua dicendo:”..no perche’ io uso il faggio..” ed un altro..”..io uso il larice..è buono?..va bene??”..
BENE..oggi finalmente possiamo sfatare il mito del pellet chiaro, di faggio, scuro, ecc.. in favore della nuova certificazione europea chiamata EN-PLUS!
Come riconoscere un pellet realmente certificato da una “farsa”?
Semplice..sul ogni singolo sacco di pellet oltre al marchio che vedete nell’immagine posta all’inizio dell’articolo dovrete trovare stampato inferiormente un numero identificativo che indica la provenienza.. esempio..se fosse un pellet italiano.. IT e un numero di matricola es. 001 (N.ID: IT001) ..se fosse francese FR001..tedesco…DE..e via discorrendo..
In sostanza.. cosa garantisce questa nuova normativa? STANDARD DI QUALITA’ dal momento del taglio dell’albero..al momento dell’assemblaggio del bancale da 70/75 sacchi presso la ditta produttrice.
Cosa ancora piu’ importante..vengono rispettati tutti i requisiti che garantiscono una combustione eccellente. Umidita bassa, residui di cenere estremamente contenuti, potenza calorica molto alta, dimensione del pellet piu o meno regolare ecc ecc..
In conclusione..meglio spendere qualche centesimo in piu a sacco ed esser contenti nel vedere la stufa funzionare correttamente..che dover essere costretti a controllarla ogni singolo istante perche’ una volta brucia male, una volta si spegne..una volta accumula pellet nel crogliolo ecc..
Fate la scelta giusta..fate come noi..utilizzate un pellet certificato ENPLUS e risolverete molti dei vostri problemi.
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PAGANINI GRAZIANO & C.
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