Immagini 2987

Quando schiacciate il pulsante della vostra lavastoviglie per far partire il ciclo di lavaggio, ricordate sempre che avete a che fare con un elettrodomestico che consuma molta energia elettrica: che serve per far funzionare una resistenza, indispensabile per riscaldare l’acqua.

Ma non si consuma solo in fase di lavaggio: al contrario, una delle fasi in cui l’elettrodomestico consuma di più è quella dell’asciugatura, di solito effettuata grazie a una resistenza o a una ventola. Il vapore acqueo viene eliminato dall’aria fortemente riscaldata, ed è per questo che alla fine del ciclo programmato le stoviglie escono bollenti dalla macchina.

Da poco è arrivato sul  mercato un modello di lavastoviglie che propone un metodo nuovo per diminuire i consumi durante l’asciugatura. Si tratta di un sistema a base di zeolite, un minerale in grado di assorbire l’umidità. In effetti, secondo la nostra esperienza, utilizzando la zeolite si consuma, durante la fase di asciugatura, il 50% di energia elettrica in meno rispetto a un modello che usa i metodi tradizionali.

Dal punto di vista del consumo energetico la classe A si riferisce solo ai consumi del programma Eco o risparmio (a seconda di come lo chiamano i produttori). Gli altri programmi, come quello principale, consumano di più. Quindi se volete abbassare i consumi, scegliete sempre il programma con la temperatura più bassa, di solito il programma Eco, appunto, ed evitate i “mezzi carichi”, che sono davvero uno spreco di energia e acqua: piuttosto, aspettate ad avviare la lavastoviglie che sia piena.

Ciò che è davvero utile

Tra le moltissime funzionalità evidenziate dai produttori alcune si rivelano particolarmente utili:

  • Due spie luminose. In alcuni casi sono poste all’interno dell’apparecchio (più utili però se sono all’esterno): una per segnalare quando è il momento di aggiungere sale e l’altra quando manca il brillantante. Tutti i modelli ne sono dotati.
  • Partenza differita. Tutte le lavastoviglie presentano la possiblità di programmare il momento in cui far partire il lavaggio.
  • Un’altra caratteristica utile è la possibilità di regolare il cestello superiore in modo da adattare lo spazio interno della lavastoviglie alle proprie esigenze. Si può fare con tutti i modelli, tranne con Ignis.

 

Per chi non vuole la lavastoviglie

A mano, con meno acqua possibile. Per chi lava i piatti a mano, ricordiamo che in questo modo si consuma in media più acqua (..ma non energia)

Un buon sistema per ridurre lo spreco è riempire il lavandino con acqua e detersivo e utilizzare sempre la stessa per il lavaggio.

Per lavare la stessa quantità (stoviglie di un giorno, quattro persone) si utilizzano:

  • 60 litri d’acqua circa, se a mano sotto l’acqua corrente;
  • 20 litri circa, a mano con una bacinella o tappando il lavandino;
  • 16 litri in media con lavastoviglie di classe A con programma Eco.

Migliorare l’asciugatura

Per chi la lavastoviglie l’ha già, ecco alcuni consigli per migliorare le prestazioni durante l’asciugatura:

  • Disponete le stoviglie facendo attenzione che l’acqua possa fuoriuscire dalle palee distribuirsi in modo uniforme. Se rimane raccolta da qualche parte (per esempio in una tazza non ben capovolta), si rischia di bagnare di nuovo i piatti quando si apre lo sportello;
  • Per migliorare l’asciugatura, alcuni produttori consigliano di abbondare con il brillantante. In alcuni casi funziona, in altri no. Comunque non usatene troppo, perché inquina;
  • Quando finisce il programma non aprite lo sportello subito, ma solo dopo circa 15 minuti: è il tempo giusto per far evaporare all’interno tutta l’acqua, senza che si formi umidità.

Manutenzione fai da te = Risparmio

Come allungare la vita alla lavastoviglie per risparmiare: così si consuma meno e l’elettrodomestico dura di più.

  • I fori delle pale rotanti, da dove fuoriesce l’acqua, con il tempo possono sporcarsi e ostruirsi. FOTO Per rimediare, bisogna staccare le pale e lavarle sotto l’acqua del rubinetto, togliendo lo sporco con uno stuzzicadenti. Il controllo e la pulizia vanno fatti periodicamente, almeno una volta al mese.
  • Piatti e pentole, se ci sono molti residui di cibo, non vanno caricati così sporchi in lavastoviglie. Le stoviglie vanno prima passate sotto l’acqua del rubinetto, senza sprecarne troppa, e passati con la spazzola per i piatti. Le pentole incrostate di cibo vanno lasciate a mollo. In questo modo eviterete di intasare i filtri, e dovrete pulirli meno spesso.
  • La griglia va pulita, perché spesso vi si depositano i residui di cibo. Lo stesso discorso vale per il filtro. Pulite il filtro (una volta la settimana) e, se necessario, aggiungete il sale rigenerante, per contrastare il calcare che diminuisce l’efficacia di lavaggio.

IL TEAM

PAGANINI GRAZIANO & C.