Il riscaldamento a pellet continua a essere una delle soluzioni più richieste per chi desidera un sistema economico, ecologico e capace di scaldare in modo uniforme la propria casa. Negli ultimi anni questa tecnologia si è evoluta molto: le stufe e le caldaie moderne consumano meno, hanno rendimenti più elevati e sono controllabili da remoto tramite app. Ma conviene davvero nel 2025? In questo articolo analizziamo costi, consumi, vantaggi e situazioni in cui il pellet rappresenta una scelta strategica rispetto a gas, metano e pompe di calore.

Come funziona una stufa o caldaia a pellet

La stufa a pellet è un generatore di calore che utilizza piccoli cilindri di legno pressato, ottenuti da scarti di lavorazione non trattati chimicamente. Il pellet è un combustibile naturale, pulito e con un alto potere calorifico. La stufa brucia questi granuli in modo controllato, alimentando automaticamente il braciere grazie a una coclea interna che dosa la quantità di pellet necessaria.

Il calore prodotto viene diffuso nell’ambiente in due modi:
per ventilazione forzata, con aria calda immessa direttamente nella stanza;
per irraggiamento, nelle stufe più silenziose e prive di ventola.

Le caldaie a pellet, invece, scaldano l’acqua dell’impianto, esattamente come una caldaia tradizionale, e possono alimentare termosifoni e pavimento radiante. Sono ideali per abitazioni grandi o per chi vuole riscaldare l’intera casa con un’unica soluzione.

Quanto consuma una stufa a pellet

Il consumo dipende dalla potenza della stufa, dall’isolamento dell’abitazione e dalla temperatura esterna. Indicativamente, una stufa da 8–10 kW consuma mediamente tra 0,7 e 1,5 kg di pellet all’ora. In una casa di 80–120 m², ciò si traduce in un consumo giornaliero che varia da 8 a 15 kg, con una spesa che oscilla in base al prezzo del pellet.

Negli ultimi anni il costo del pellet è stato molto variabile, ma nel 2025 si sta stabilizzando con prezzi medi attorno a 6–7 euro a sacco da 15 kg. Per una stagione invernale completa, una famiglia può consumare dai 60 ai 100 sacchi, per una spesa totale che varia tra 360 e 700 euro all’anno, molto meno rispetto al gas tradizionale.

Vantaggi del riscaldamento a pellet

Il pellet offre numerosi vantaggi, sia economici che ambientali. È una scelta adatta a chi vuole risparmiare, ridurre l’impatto ambientale e aumentare il comfort della propria abitazione.

1. Risparmio sulla bolletta

Il pellet permette un risparmio significativo rispetto al metano, soprattutto nei mesi più freddi, quando i consumi aumentano. Con una stufa ben dimensionata è possibile tagliare i costi di riscaldamento fino al 40–60%.

2. Combustibile ecologico e sostenibile

Il pellet è realizzato con scarti di legno non trattati e ha un bilancio di CO₂ quasi neutro. Bruciandolo, rilascia una quantità di anidride carbonica che la pianta ha già assorbito durante la crescita.

3. Autonomia e controllo totale

Le moderne stufe permettono di programmare accensione e spegnimento, regolare la ventilazione e monitorare i consumi tramite app. Questo garantisce un comfort personalizzato e una gestione intelligente del calore.

4. Riscaldamento rapido e uniforme

Il pellet permette di scaldare gli ambienti in modo rapido e costante. Le stufe canalizzate, inoltre, possono distribuire l’aria calda in più stanze, migliorando il comfort dell’intera abitazione.

5. Nessun allaccio al gas

Ideale per case non collegate al metano o per chi vuole ridurre la dipendenza dalle forniture energetiche tradizionali.

Svantaggi da considerare prima dell’acquisto

Come ogni sistema di riscaldamento, anche il pellet presenta alcuni aspetti da considerare attentamente.

1. Necessità di spazio per lo stoccaggio

I sacchi di pellet vanno conservati in un luogo asciutto e riparato, per evitare che assorbano umidità.

2. Manutenzione più frequente

Le stufe richiedono pulizia quotidiana del braciere e manutenzione annuale obbligatoria. La cenere è minima, ma va rimossa regolarmente.

3. Rumorosità

Le stufe con ventilazione possono risultare rumorose, soprattutto nei modelli economici. Esistono però stufe “silent” o con ventilazione disattivabile.

4. Non sempre scalda tutta la casa

Una singola stufa potrebbe non essere sufficiente per abitazioni molto grandi o su più piani, a meno che non sia canalizzata o abbinata a un altro sistema.

Quando conviene scegliere una stufa a pellet

Il pellet conviene particolarmente se:
• la casa ha un isolamento medio-buono;
• si desidera riscaldare principalmente la zona giorno;
• si vuole risparmiare rispetto al metano;
• non c’è la possibilità di installare una pompa di calore o una caldaia a gas;
• si cercano costi certi e un combustibile sempre disponibile.

Conviene molto anche nelle seconde case, perché permette di scaldare velocemente l’ambiente al bisogno senza consumi continui.

Il riscaldamento a pellet nel 2025 continua a essere una soluzione efficiente, economica e sostenibile per molte famiglie. Offre risparmio, autonomia e un comfort di qualità, soprattutto nelle case di medie dimensioni. Le moderne stufe sono silenziose, programmabili e più efficienti rispetto al passato, rendendo il pellet una scelta intelligente per chi vuole coniugare risparmio e benessere domestico. Valutando consumi, spazio disponibile e esigenze di riscaldamento, è possibile trovare il modello perfetto per una casa calda, accogliente e conveniente.